CAMMINARE LUNGO L’ALTA VIA DEI MONTI LIGURI
CAMMINARE LUNGO L’ALTA VIA DEI MONTI LIGURI
ALTA VIA - ITINERARI DI RACCORDO NEL SAVONESE E VALLE ORBA
TREKKING IN LIGURIA
Dalla chiesa della frazione di Quiliano si sale verso Cascina Noxetta finché il sentiero perviene al rustico “Cà du Magu” e da li a poco sulla mulattiera attraversata dall’AV dei Monti Liguri. L’antica strada s’insinua in boschi di castagno e faggio fino alla “Cà Nuova” e alle pendici del M. Alto, prossimo alla Colla di San Giacomo.
ROVIASCA (220 M) - COLLA SAN GIACOMO (800 M) - M. ALTO
(956 M) (AV)
DISLIVELLO
+ 750 metri
TEMPO
4.00 ore
Le Meugge si trova sulla strada che da Savona sale attraverso la valle del Letimbro fino alle loc. Naso di Gatto e Cà di Ferre. A metà strada si trova una borgata, Santuario, custode della pieve dedicata a NS. della Misericordia, del 1540. E’ luogo di culto dei pellegrini poiché vi apparve, il 18 marzo 1536, la Madonna. Una gita non solo spirituale ma anche ricca di suggestioni trasmesse dalla natura nella silenziosa foresta che porta in cima al M. San Giorgio.
LE MEUGGE (720 M) (AV) M. SAN GIORGIO (840 M)
DISLIVELLO
+ 120 metri
TEMPO
0.45 ore
Presso Monte Rama
Da piazza del Municipio, vicino al palazzo Gervino e al Centro Visite del Parco, via dei Perrando accompagna i gitanti alla visita vivamente consigliata del Museo Perrando. Una volta ammirati i fossili e i reperti archeologici locali, oltre a testimonianze culturali della comunità sassellese, si esce dal paese per raggiungere la torre dei Saraceni e quanto resta della Bastia Soprana. Attraversando il crinale boscoso di Costa Serena e i pendii erbosi ai piedi della colla della Veirera l’itinerario tocca una fabbrica del vetro, come indica il nome stesso di “Veirera”, ormai in disuso. Il sentiero proseguendo si unisce a quello proveniente da Palo (segnavia: 2 linee gialle orizzontali), anch’esso diretto alla cima del M. Beigua.
SASSELLO (390 M) - VEIRERA (979 M) - M. BEIGUA (1300 M) (AV)
DISLIVELLO
+ 900 metri
TEMPO
4.30 ore
In loc. Buschiazzi, presso la scuola elementare, il sentiero si inoltra nei castagni cedui e; successivamente, in una faggeta che si apre a luminose radure. Una volta passata la cima del bric Resunnu - prestate attenzione al fenomeno dell’eco! - l’ambiente si fa sempre più arido e roccioso, culminando nella cima Fontanaccia, poco distante da quella del M. Rama.
PIAMPALUDO (857 M)
M. RAMA (1148 M) (AV)
DISLIVELLO
+ 350 metri
TEMPO
3.30 ore
In loc. Piano si sale inizialmente alla Rocca della Biscia (1080 m) e al Bric Damé (1160 m), per poi calare di quota lungo le pendici di quest’ultimo, attraversando un bosco di pini neri di rimboschimento. Confluendo sull’AV (20a tappa) si segue quest’ultima in direzione est per poi immettersi sul sentiero che sale da Lerca (segnavia: cerchio rosso pieno) fino alla vetta del M. Rama.
VARA INFERIORE (670 M) M. RAMA (1150 M) (AV)
DISLIVELLO
+ 500 metri
TEMPO
3.30 ore
Una enorme ruota saldata ad un antico mulino conferisce il nome alla fraz. di Masone da dove ha inizio l’itinerario. Dal borgo Molino si supera il sottopasso dell’autostrada e, proseguendo sulla mulattiera che sale agli Auruchi, si raggiunge l’AV sulla dipluviale tirrenico-padana, attraversata dalla strada che collega il passo del Faiallo al passo del Turchino. In direzione di quest’ultimo, dopo un tratto asfaltato, si stacca una stradina che sale al Bric Geremia e al forte omonimo del sec. XIX.
MASONE (408 M)
BRIC GEREMIA (803 M) (AV)
DISLIVELLO
+ 400 metri
TEMPO
1.30 ore
Presso la chiesa di Vara Inferiore una stradina asfaltata oltrepassa le poche abitazioni e scavalca il torrente Orba e un suo affluente. Ora è una mulattiera a salire verso le case Castagnera, Bucastrella e Bricchettino di Rue, dove vive un bellissimo esemplare di rovere. Giunti sulla dipluviale si segue l’AV verso levante per poi avviarsi sul sentiero (segnavia: 3 cerchi rossi) che guadagna la vetta del M. Argentea.
VARA INFERIORE (670 M) M. ARGENTEA (1082 M) (AV)
DISLIVELLO
+ 450 metri
TEMPO
3,.30 ore
Al bivio per Sassello una via sale a sinistra verso boschi misti, incrociando più volte la strada asfaltata che sale al Rif. Prà Riundu. Dal notevole interesse naturalistico si presenta all’escursionista la zona palustre del Lajone (987 m), torbiera strettamente tutelata per la presenza di una piantina insettivora: la Drosera rotundifolia. Risalendo la valletta del rio del Nido, il sentiero attraversa - a sud - le pendici del M. Grosso, suggestivo punto panoramico raggiungibile grazie ad una breve deviazione (segnavia: 3 pallini gialli disposti a triangolo). Il tragitto che si era sviluppato momentaneamente all’aperto torna ad essere celato dai faggi fino alla vetta del M. Beigua, che si raggiunge lungo la dorsale che lo collega al M. Grosso.
PIAMPALUDO (857 M)
TORBIERA DEL LAIONE (1000 m) MONTE BEIGUA (1287 M) (AV)
DISLIVELLO
+ 450 metri
TEMPO
2.30 ore
In ambiente aperto il sentiero sale dalla piazza della Chiesa di San Martino di Paravanico fino ad un pianoro in loc. Ponte di Cavanno e, proseguendo verso Case Grilla, guadagna Colla del Canile. La pendenza si attuisce e, raggiunto Colle Prato in Arco, l’itinerario converge sulla carrabile asfaltata che porta ai Piani di Praglia e a Capanne di Marcarolo.
SAN MARTINO DI PARAVANICO (320 M) - PIANI DI PRAGLIA
(840 M) (AV)
DISLIVELLO
+ 500 metri
TEMPO
2.00 ore
Colla dell’Incisa
Rocca Barbena
Sassello
Alpicella
Rocca Barbena
Regina Pacis - Beigua
Altipiano Beigua
Bric Geremia
Piani di Praglia