camminare OUTDOOR ACQUEDOTTO STORICO TREKKING  GENOVA CAVASSOLO

Liguria,  PROVINCIA DI GENOVA PONTI SIFONE VALLE SCRIVIA ESCURSIONISMO

 

trekking acquedotto storico di Genova

PROVINCIA: GENOVA

AMBITO TERRITORIALE: VALLE BISAGNO

LOCALITA’ DI PARTENZA: Cavassolo

LOCALITA’ DI ARRIVO: Molassana

CARTOGRAFIA: IGC n. 16 - scala 1:50.000

EDM 1:25.000 GE1 Forti di Genova, Nervi, Recco

 

La via dell’acquedotto è ancora oggi ben individuabile a Cavassolo, a nord della città, grazie ad un bellissimo ponte a tre livelli che attraversa la valle dell’affluente Davagna. Una serie di sei archi rampanti tra le campate dei cinque pilastri sostiene un canale coperto con lastre di pietra di Luserna, che fa parte del prolungamento seicentesco dell'acquedotto storico di Genova.


Descrizione

A Cavassolo, presso la fermata della corriera (linea extraurbana Piazza della Vittoria - Bargagli/Torriglia) si sopravanza il fiume Bisagno grazie alla strada che conduce al paese di Davagna; inerpicandosi per un ripido viottolo si raggiunge in breve il bellissimo ponte, alto più di 32 metri e lungo 95.


Per ricevere gratuitamente la descrizione completa del percorso scrivi a [email protected] specificando il nome dell’itinerario. è possibile richiederne 3 al mese.



Un pannello didattico del Laboratorio per l’educazione ambientale “R.Sanna” - Assessorato alla Scuola e ai Servizi Educativi, offre un quadro d’insieme del percorso sull’acquedotto storico da Cavassolo a San Siro.

Il ponte risale al XVII secolo mentre i mulini, posti al termine dello stesso, sono di più recente costruzione: vennero infatti edificati nell’Ottocento per sopperire in parte ai danni che l’acquedotto arrecava ai contadini del luogo, ai quali veniva sottratta l’acqua destinata ai campi a beneficio dell’incremento della portata dello stesso. All’estremità del ponte, presso la seconda chiusa (da dove tracimava l’acqua in caso di "troppopieno"), una mulattiera s’inerpica al nucleo rurale di Canale, ormai abbandonato; sempre risalendo  l’alta valle del Consasca si può raggiungere la presa omonima attraverso un canale, grazie al quale l’acqua veniva convogliata per gravità dalle sorgenti del Consasca al condotto principale dopo un tragitto di 1300 metri.

L’acquedotto presso Cavassolo, recentemente restaurato, alterna resti dell'originale copertura in lastroni di pietra di Luserna con parti rifatte in cemento, a testimonianza del fatto che è tutt’ora utilizzato dall’AMGA per lavare le vasche di depurazione dove è convogliata l’acqua del Brugneto, il copioso bacino artificiale dell’alta val Trebbia capace di rifornire d’acqua le case dei genovesi.

Il percorso lambisce un fienile che attesta la passata presenza di prati da sfalcio, oggi invasi dalla vegetazione spontanea, mentre lo sguardo fugge sulla valle dove il torrente Concasca confluisce nel Bisagno.

Nei pressi di Prato, una volta passato l'oratorio di S.Rocco, completamente in rovina, bisogna prestare attenzione perché i lastroni in pietra a copertura del canale si perdono nella zona dei Filtri.

Qui infatti il condotto s’inoltra in una galleria sotterranea realizzata per evitare la frana causata dall'alluvione del 1822. Contornata la centrale di filtraggio dell’Amga, dove viene depurata l’acqua del Brugneto, si abbandona il segnavia della Fie (quadrato rosso pieno), fin qui seguito, e si prende una diramazione sulla destra per S. Cosimo. Camminando lungo l’asfalto per qualche centinaio di metri s’incontra un pannello didattico presso il quale si stacca a sinistra una creuza che scende a Prato, ma che si deve abbandonare dopo appena 10 metri per riprendere la traccia della condotta che porta ad un cortile dove si apre la galleria della Rovinata, risalente al 1830. Intuendo a tratti il percorso, che comunque prosegue sempre in piano, si attraversa via Trossarelli e si prosegue lungo via Gambonia.

In questo tratto l’acquedotto si sottrae alla luce del sole per immettersi nella galleria di Gambonia; all’escursionista non resta che percorrere via Aicardo, dal nome all’architetto che progettò il ponte a sette campate (con le ultime due poste ad angolo) che scavalca il rio Torbido. Ultimata nel 1623, quest’opera lunga più di 100 metri segnò l’ampliamento dell’acquedotto da Trensasco a Cavassolo e da lì alla Presa di Bargagli.

Prima di transitare sul ponte canale si notano presso un pannello didattico due filtri che in passato consentivano ai dodici “Custodi di Campagna” - ad ognuno dei quali era assegnato una parte del tracciato che dalla città antica saliva alla Presa di Bargagli - di controllare la qualità dell’acqua e la sua portata,  soggetta alla sottrazione abusiva da parte soprattutto dei contadini. Anche qui come a Cavassolo l’impeto dell’acqua, proveniente dalla presa del rio Torbido, serviva ad azionare le pale di due mulini e ad alimentare una grossa fornace, recentemente restaurata, posta ai piedi del ponte.

Quello successivo, del rio Piaggetti (o Ciassetti) è più stretto per la minore portata del canale, risalente al 1350; al termine del ponte una mulattiera sale all’abbazia romanica di San Siro, meritevole di una breve deviazione. Camminando sempre sui lastroni di pietra locale, l'acquedotto prosegue tra muretti a secco, alberi di ulivi e le case dell'antico borgo di S. Siro.

Una volta tagliata la statale che sale a Creto si percorre la strada carrabile che lambisce il cimitero di S. Siro e, una volta superato il rio dei Consiglieri, s’incontra presso San Bazà, frazione di Struppa, la sede dell’Associazione Antico Acquedotto. In circa venti minuti si giunge al cimitero di Molassana e  all’Oratorio di San Giovanni Battista di Molassana. A causa dell’impatto dei palazzi e del traffico veicolare sull’antico acquedotto il tracciato originale s’interrompe per riprendere a monte del ponte sifone di Geirato.


Testo e Foto © Enrico Bottino

 

Copyright 2010 © Creatività Enrico Bottino - Tutti i diritti riservati - All rights reserved


MAPPA

DIFFICOLTÀ:  T

DISLIVELLO: + - 60 metri

TEMPO DI PERCORRENZA:  2.30 ore

PERIODO CONSIGLIATO:  tutto l’anno

ADATTO A FAMIGLIE E BAMBINI

Escursione Acquedotto storico di Genova

TREKKING IN LIGURIA

COME ARRIVARE 

Autostrada A12, uscita Genova Est, segue la S.s. 45 Lungobisagno Dalmazia in direzione Piacenza, mantenendosi inizialmente sulla sponda sinistra del Bisagno per poi procedere su quella di destra. Parcheggiata l’auto nel piazzale del cimitero di Staglieno si prosegue con la corriera della linea extraurbana dell’Amt per Bargagli e il passo della Scoffera, fino a Cavassolo. In treno/corriera: dalla stazione Brignole si raggiunge Piazza della Vittoria, dove fanno capolinea le corriere della linea extraurbana dell’Amt

L’ITINERARIO IN OGGETTO NON PUO’ ESSERE INVAITO PERCHE’ ESCLUSIVO PER LE ESCURSIONI GUIDATE ORGANIZZATE NEL PERIODO INVERNALE