camminare OUTDOOR PARCO DEL BEIGUA TREKKING  passo del faiallo rama

liguria,  PROVINCIA DI GENOVA Alta via dei monti liguri altopiano ESCURSIONISMo

 

A nord l’altipiano del Beigua degrada dolcemente verso l’alta valle dell’Erro e dell’Orba; a sud invece incombe sulla costa con brulli e ripidi pendii sui quali l’azione dilavante dell’acqua mette a nudo le rocce ofiolitiche, scarne di vegetazione. L’estrema vicinanza del mare comporta il facile sollevarsi di nebbie improvvise lungo i due versanti della dipluviale tirrenico-padana, unico vero disagio per gli escursionisti che percorrono questo tratto dell’Alta Via dei Monti Liguri.


Descrizione

La tappa inizia dal Rif. Pra Riondo, da dove la carrareccia non transitabile si dirige a levante tenendosi poco al di sotto dello spartiacque; a sud una breve disgressione guadagna la cima del M. Sciguelo, ottimo punto panoramico sul mare.


Per ricevere gratuitamente la descrizione completa del percorso scrivi a [email protected] specificando il nome dell’itinerario. E’ possibile richiederne 3 al mese.




Proseguendo lungo l’Alta Via, oltrepassata Cima Frattin (1145 m) - dove è stata attrezzata una palestra di roccia - si raggiunge Cian Fretto, ampia conca umida dove converge anche il sentiero proveniente da Pianpaludo (segnavia: croce gialla). Poco oltre s’incontrano tre sentieri: uno proveniente da Sciarborasca (segnavia: rombo vuoto) e gli altri due da Lerca (segnavia: 2 linee orizzontali e pallino pieno). Presso Cima Fontanaccia si raccomanda vivamente la deviazione per la vetta del M. Rama (1148 m), che dona un’ampia veduta sul golfo di Genova. Una volta abbandonata Cima Frattin la rotabile si restringe a sentiero e, aggirato il Bric Resunnou o Bric dell’Eco (1146 m), raggiunge il Piano di Bric Damé (1150 m), e una variante diretta alla cima omonima (1194 m) e a Vara Inferiore (segnavia: rombo vuoto giallo). Oltrepassata Cima del Pozzo (1093 m) e tralasciati i raccordi provenienti da Arenzano (segnavia: triangolo rosso pieno) e da Vara Inferiore (quadrato pieno giallo), si attraversa la Colla di Pian di Lerca (1050 m). Una breve deviazione conduce al nuovo Rif. Leveasso e alla cima dell’Argentea (1082 m). Ormai prossimi alla fine della tappa si può guadagnare la sommità del M. Reixa (1183 m), individuata dalla statuetta della Madonnina della Vaccheria, oppure scendere da Cima Rocca Vaccheria a Ca Tassar (1001 m), immersa nella faggeta. Usciti dalla penombra del bosco si risale al passo del Faiallo (1061 m) e all’albergo omonimo.



Testo e Foto © Enrico Bottino

trekking Alta Via dei Monti Liguri - tappa nr 20

TREKKING IN LIGURIA

PROVINCIA: SAVONA

AMBITO TERRITORIALE: PARCO DEL BEIGUA

LOCALITA’ DI PARTENZA: Rifugio Pra Riondo (1110 m)

LOCALITA’ DI ARRIVO: Passo del Faiallo

SEGNAVIA: FIE tre pallini gialli, croce gialla, AVML

IDEALE ANCHE CON LE CIASPOLE


MAPPA

DIFFICOLTÀ:  E

DISLIVELLO: + – 250 metri

TEMPO DI PERCORRENZA:  4 ore

PERIODO CONSIGLIATO:  tutto l’anno

CARTOGRAFIA IGC nr 16 - scala 1:50.000

ADATTO A FAMIGLIE E BAMBINI

Alta Via dei Monti Liguri - tappa nr 20

Copyright 2010 © Creatività Enrico Bottino - Tutti i diritti riservati - All rights reserved

COME ARRIVARE 

A10 Genova – Savona, uscita Varazze, segue SP 1 via Aurelia, fino a Varazze centro, alla rotonda si seguono le indicazioni per Sassello. Alla frazione Pero s’imbocca a destra per Alpicella e il monte Beigua; superato l’albergo del Beigua e la zona sommitale si scende dolcemente per 2 chilometri nel verde altipiano tra faggi, sorbi e pini neri di rimboscamento, fino al rifugio Pra Riondo. Oppure dalla A26 Voltri – Santhià, uscita Masone, si prende la SS. 456 per Campo Ligure, a Rossiglione si prende a sinistra per il Tiglieto, Urbe, Pianpaludo e monte Beigua.


IN VETRINA: INCISIONI RUPESTRI

L’antica cultura della pietra nell’area del Parco del Beigua si manifesta nei muri a secco, nelle antiche vie lastricate e nei graffiti sulla dura roccia ofiolitica. Sono messaggi che ci portano indietro nei millenni, dall’alto Medioevo all’Età del Ferro, fino al Paleolitico. Numerose incisioni sono state rinvenute nell’alta valle Orba, presso Piampaludo e nelle zone di Alpicella e delle Faie. A conferma della primitiva presenza di culture differenti, ai due fianchi dello spartiacque, si è catalogato un panorama iconografico diverso. Intagli fusiformi detti polissoir, coppelle e canallette, prevalgono sul versante tirrenico, mentre una simbologia più articolata e stratificata nel tempo si rinviene sul versante padano, dove sono diffuse croci, antropomorfi a phi, dischi raggiati e figure geometriche. Le rocce incise nell’area del Parco sono più di 50 ma quella più ricca di segni e la “Pietra scritta”, che affiora nascosta presso un ruscello nel bosco, nei pressi della cima del Monte Beigua.


MAPPAEscursione_Beigua_Alta_Via_MLGPS.htmlEscursione_Badia_del_Tiglieto_GPS.htmlshapeimage_31_link_0