OUTDOOR PARCO DELL’AVETO TREKKING  LAGO DI GIACOPIANE acqua

liguria,  PROVINCIA DI GENOVA RISERVA DELLE LAME ALTA VIA ESCURSIONISMO SENTIERO

 
 

L’acqua rappresenta l’elemento dominante dell’itinerario, insieme ai pascoli e alle faggete che nella stagione autunnale, oltre ad essere interpreti di incantevoli passeggiate, riserbano piacevoli sorprese agli appassionati “fungaioli”.


Descrizione

Da Villa Jensi (loc Bertigaro), presso un tornante, si abbandona la statale grazie ad un sentiero (segnavia rombo rosso) che attraverso un castagneto prima, un bosco misto e una pineta di rimboscamento dopo, guadagna declivi soleggiati che accompagnano l’escursionista sulle rive del Lago di Giacopiane (1012 m), un bacino artificiale indispensabili nella produzione di energia elettrica e luogo ideale per la sosta di diversi uccelli acquatici in migrazione primaverile.


Per ricevere gratuitamente la descrizione completa del percorso scrivi a [email protected] specificando il nome dell’itinerario. E’ possibile richiederne 3 al mese.


Se ne costeggia il margine occidentale, lungo la sterrata, fino alla chiusa del bacino artificiale. Attraversata la diga, si procede all’ombra di pini silvestri, pini neri e larici, superando sorgenti e ruscelli che testimoniano la ricchezza d’acqua della media e alta Val Penna. 

Man mano che si sale il panorama si apre, stupendo, sul Lago di Giacopiane e sul monte Aiona, prossima meta dell’itinerario. Il sentiero taglia i pendii erbosi, incrociando di tanto in tanto una sterrata diretta alla Riserva demaniale delle Lame. Dal Colmo Rondio – nei pressi c’è la zona umida Pian delle Moeglie dove vivono indisturbate rane temporarie e tritoni alpestri - si risale nella faggeta, finché la pendenza si addolcisce.

Si procede in piano, guadando diversi corsi d’acqua, per poi guadagnare nuovamente quota (a sinistra) nel bosco quando s’incontra la strada forestale diretta al rif. Prato Mollo.

Al Pré de Lame (1537 m), dove s’incrocia l’Alta Via dei Monti Liguri diretta al monte Aiona, si scende sul versante opposto  (segnavia due strisce gialle) tra maestosi faggi. Il più grande, il “re della foresta”, alto 26 metri, con una circonferenza superiore ai 3 metri, e più di 5 secoli di vita, si può ammirare grazie ad una breve deviazione sulla sinistra, lungo il sentiero naturalistico. Si scende ininterrottamente, lungo il sentiero panoramico, con vista sui contrafforti dell’Aiona e il sottostante torrente Rezzoaglio.

Anche in questo caso, in loc. Ghiaioni, suggeriamo una breve deviazione a sinistra (palina segnaletica), ad uno stagno che raccoglie le acque provenienti dalla sovrastante Riserva delle Agoraie.

La tappa successiva, “godereccia”, è quella del Lago delle Lame (1043 m), porta di accesso alla foresta demaniale omonima e alla Riserva Naturale delle Agoraie e del Lagastro.

Una sosta di piacere, meritata, all’albergo-ristorante (tel. 0185.870036), renderà omaggio a pietanze genuine e tipiche delle valli Sturla e Aveto. Proseguendo ora in discesa si taglia più volte la strada asfaltata diretta a Magnasco (823 m), dove sorgono alcuni antichi nuclei rurali di grande interesse  e punto di arrivo della lunga traversata.


Testo e Foto © Enrico Bottino

 

trekking in Val d’Aveto

TREKKING IN LIGURIA

PROVINCIA: GENOVA

AMBITO TERRITORIALE: VALLE AVETO

LOCALITA’ DI PARTENZA: Bertigaro (608 m)

LOCALITA’ DI ARRIVO: Magnasco (823 m)

SEGNAVIA: FIE Rombo rosso, due strisce gialle


FOTO

ITINERARIO


MAPPA

DIFFICOLTÀ:  E

DISLIVELLO: + 900 - 700 metri

TEMPO DI PERCORRENZA:  8 - 9 ore

PERIODI CONSIGLIATO:  tutto l’anno

CARTOGRAFIA Edizioni del Magistero GE 15 - Scala 1:25.000

Escursione La grande traversata dell’Aveto

Copyright 2010 © Creatività Enrico Bottino - Tutti i diritti riservati - All rights reserved

Copyright 2010 © Creatività Enrico Bottino - Tutti i diritti riservati - All rights reserved

COME ARRIVARE 

In auto, Autostrada A12 Genova-Livorno, all’uscita di Lavagna si prende a sinistra verso la SS.586 della val d’Aveto fino a Bertigaro; la 586 è collegata alla SS.45 Genova-Piacenza e alla SS.225 della val Fontanabuona. In treno linea FS, stazione Chiavari, segue autolinee Tigullio Trasporti. La corriera rappresenta la soluzione migliore poiché i punti di partenza e di arrivo dell’itinerario distano parecchi chilometri tra loro (informarsi degli orari per Bertigaro, andata, e da Magnasco, ritorno).


IN VETRINA: IL LUPO

Da qualche anno in Val d’Aveto è tornato a risuonare l’ululato del lupo. La ragione di questo gradito ritorno va ricercata prima di tutto nell’incremento del principale anello della catena alimentare, gli ungulati selvatici e il capriolo in particolare. I grandi boschi e i crinali dell’Aiona e del Maggiorasca, le due zone a maggiore frequentazione da parte dei lupi, sono oggetto di escursioni tematiche da parte delle Guide del Parco, che accompagnano gli escursionisti sulle orme di questo carnivoro che da sempre affascina l’uomo. Grazie al rilevamento delle impronte sulla neve è stato possibile stimare la dinamica dell’insediamento, l’ecologia alimentare del predatore e la popolazione orbitante attorno al territorio del Parco dell’Aveto, stimata in 6 esemplari.

Il loro avvistamento è riservato a pochi fortunati; infatti il lupo, animale adattabile e intelligente, è anche estremamente elusivo ed evita accuratamente il contatto con l’uomo.


IN VETRINA: REZZOAGLIO

Rezzoaglio, dominato dal Monte Aiona, si annuncia con l’eclettico campanile barocco in pietra locale e cuspide a cipolla, della chiesa di San Michele. Nel vasto territorio comunale si incontrano alcuni tra i nuclei più antichi della Valle, come Alpepiana, originata da un insediamento monastico risalente al VII secolo, Vicomezzano e Vicosoprano, oggi centri di villeggiatura primaverile ed estiva. Rezzoaglio in passato fu un importante nodo di transito, poiché vi intersecavano le vie provenienti da Villacella, dalla Ventarola e dal Piacentino.

Ancora oggi un ponte medievale a schiena d’asino, rivela la presenza di un’antica strada che collegava il capoluogo ad Esola, Ertola e Casaleggio.


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