camminare OUTDOOR PARCO DEL BEIGUA TREKKING ARGENTEA ARENZANO
liguria, PROVINCIA DI GENOVA ALTA VIA MONTE RAMA ESCURSIONISMO SENTIERO
camminare OUTDOOR PARCO DEL BEIGUA TREKKING ARGENTEA ARENZANO
liguria, PROVINCIA DI GENOVA ALTA VIA MONTE RAMA ESCURSIONISMO SENTIERO
I monti Argentea e Rama distano pochi chilometri dal mare ma presentano caratteristiche spiccatamente alpestri; inoltre dalle loro vette la vista spazia libera dalla Riviera fino a gran parte delle Alpi. Le ofioliti, rocce metamorfiche dall’alto contenuto in magnesio, tipiche di questi rilievi, sono colonizzate da specie botaniche dal sicuro valore scientifico, come la Viola bertolonii, i cuscinetti bianchi del Cerastio ligure e la Dafne odorosa, riprodotta anche nel logo del Parco.
Descrizione
Dalla stazione, superato il sottopassaggio, l’itinerario (triangolo rosso) si svolge inizialmente su percorso stradale: a Via Carlin segue Via Terralba, fino alla località omonima che ospita il MuViTA, Museo Vivo per le Tecnologie dell’Ambiente, valido supporto alle diverse attività didattiche e di fruizione realizzate dal Centro di Esperienza del Parco.
Per ricevere gratuitamente la descrizione completa del percorso scrivi a [email protected] specificando il nome dell’itinerario. è possibile richiederne 3 al mese.
Poco oltre, si stacca sulla destra Via Castellin, percorso obbligato (insieme all’attraversamento dei capannoni della Coop Liguria) per giungere in Via Lerrone. Si superano alcune frazioni (Case Castellino, Case Santa Lucia, Case Motta) finché seguitando a salire lungo la carrozzabile asfaltata s’incontra l’azienda agrituristica Argentea (100 m, 50’), da dove, volendo, gli escursionisti provvisti di mezzo motorizzato possono iniziare l’itinerario.
In loc. Case Soprane (170 m, 1.10 h, fonte), la strada è abbandonata presso l’agglomerato rurale di Campo a favore di una pista che, a destra (triangolo rosso), s’inoltra a poco a poco nel vallone di Rio di Lerca, incassato tra gli imponenti contrafforti rocciosi dell’Argentea e la massiccia piramide del Rama e del suo satellite, il roccioso Bric Camulà.
L’ascesa è graduale ma costante, in un ambiente talmente alpestre e selvaggio che solo lo scorcio del mare in lontananza ricorda all’escursionista di essere in Liguria. Di tanto in tanto s’incontrano diversi crocevia: dalla Diretta che sale ripida lungo gli speroni meridionali del Monte Argentea (segnavia a stella), alle varie diramazioni che scendono verso le scenografiche cascatelle e conche d’acqua di Rio di Lerca.
Il largo sentiero guadagna quota, procedendo nello scarno bosco di conifere, con stupendi scorci sul monte Rama; vecchi piloni testimoniano la remota presenza di una teleferica che portava a valle l’erba raccolta al Pian delle Segage, antico luogo di fienagione. Su questo pianoro prativo, ai piedi di Punta Querzola e Punta Tuschetti, sorge Casa Segage (638 m, 2,30 h), fortunoso ricovero in caso d’intemperie. Procedendo in costa, la mulattiera solca i tanti rivi che scendono dallo spartiacque e che rappresentano un’ottima opportunità per dissetarsi; guadando il rio Segage e il rio Giordan, s’incrociano due diramazioni: per la fredda e ombrosa Vallescura, a sinistra, poco oltre per il ricovero Benedetta e Colletassa, a destra.
Risalendo la testata della valle il sentiero si fa più ripido, immerso nella frescura della faggeta e, oltre il Passo del Fo (680 m), in ambiente aperto e spoglio, fino all’accogliente Rif. Padre Rino (non custodito).
Dall’ex Casa Leveasso (903 m, 3,50 h), procedendo verso est si taglia il versante meridionale dell’Argentea (segnavia A), rutilante di sassi e rocce ospitanti una specializzata flora rupestre.
In loc. Collettassa un sentiero (segnavia a stella) s’inerpica fino alla vetta, stupendo balcone panoramico da dove lo sguardo può inebriarsi di un panorama unico ed eccezionale: dalla silhouette dell’imponente arco alpino, che appare lontano oltre la pianura Padana, al piatto orizzonte del mare.
Dalla rocciosa sommità dell'Argentea, con un percorso quasi orizzontale (triangolo rosso), si raggiunge un rifugio prossimo ad essere finito.
Dal Rif. Argentea (1091 m, 4,30 h), si segue verso ponente lo spartiacque principale del sistema alpino-appenninico che tra l’Argentea e il Rama registra la minima distanza dal mare, con vette rocciose alte più di mille metri, a soli cinque chilometri dalla linea di costa.
Le rocce metamorfiche del “Gruppo di Voltri” hanno persuaso i geologi a classificare come elemento alpino l’area del Beigua, spostando così il confine geografico tra le Alpi e gli Appennini presso il capoluogo ligure, più a est del Colle di Cadibona, che invece i geografi individuano come limite ufficiale tra le due catene. Una volta scavalcato l’ampio crinale della Cima del Pozzo (1103 m, 5,10 h), si rasenta il Riparo Cima del Pozzo (non custodito), per poi superare, lungo saliscendi, Passo Notua (1065 m) e la dorsale di Cima Fontanaccia.
L’Alta Via dei Monti Liguri, ai margini della pineta, contorna ad ovest il desolato Bric Resonàu, per poi perdere quota verso il bordo orientale di Prato Ferretto (1091 m). Dirigendosi verso sud-est, si conquista la panoramica cima del Monte Rama (1148 m, 6,15 h). La Diretta (sentiero tondo rosso), malagevole, scende rapidamente, serpeggiando tra rocce e rada vegetazione, fino ad un bivio.
Tenendo la destra, tra pareti di roccia e scarne pinete, si procede sulla panoramica mulattiera che taglia a mezza costa i dirupi e le placche rocciose del Rama, portandosi al Passo Camullà (790 m); aggirando il versante ovest del Bric omonimo si tralascia il sentiero sulla destra che scende nel vallone di Rio Scorza, verso Sciarborasca.
L’antica direttrice, costituita da grandi lastre di pietra tenute su da imponenti muri a secco, è realmente spettacolare nei tratti più impervi che tagliano il pendio.
Il sentiero converge infine su una pista che calando di quota tra pini e dense formazioni arbustive a calluna, erica scoparia, cisto femmina, alaterno, perviene sulla strada asfaltata (190 m). Se segue ora la carrozzabile asfaltata fino alla Cappella di Sant’Anna di Lerca (161 m, 8,30 h) da dove, tralasciando il segnavia fin qui seguito, si supera la Cappella, si costeggia un campeggio, e dopo circa 100 metri si svolta a sinistra lungo una strada che si abbandona successivamente, sempre a sinistra, per imboccare il sentiero botanico (C1) che scende al suggestivo Ponte de Ratte.
Risalendo si guadagna rapidamente la carrozzabile, presso l’agriturismo Argentea (9 h). A questo punto il ritorno alla stazione, tutto su strada asfaltata, è il medesimo dell’andata (9,45 h).
Testo e Foto © Enrico Bottino
Copyright 2010 © Creatività Enrico Bottino - Tutti i diritti riservati - All rights reserved
MAPPA
DIFFICOLTÀ: E
DISLIVELLO: + - 1000 metri
TEMPO DI PERCORRENZA: 8 ore
PERIODO CONSIGLIATO: primavera/autunno/inverno
CARTOGRAFIA: IGC nr 16 - scala 1:50.000
PROVINCIA: GENOVA
AMBITO TERRITORIALE: ALTIPIANO DEL BEIGUA
LOCALITA’ DI PARTENZA: Arenzano (5 m)
LOCALITA’ DI ARRIVO: Lerca
SEGNAVIA: FIE Triangolo rosso, Segnavia A, Stella, AV, Pallino rosso
Escursione Argentea e Rama
TREKKING IN LIGURIA
COME ARRIVARE
Autostrada A10, uscita Arenzano, seguono indicazioni per Cogoleto e Lerca. In treno Linea FFSS Genova – Savona, stazione Arenzano, superato il sottopasso l’itinerario (segnavia triangolo rosso) ricalca la strada asfaltata che da Via Carlin sale in Via Terralba, fino alla località omonima 50m dove è presente il MuViTA, Museo Vivo per le Tecnologie dell’Ambiente. Poco oltre, si stacca sulla destra Via Castellin, percorso obbligato per giungere in Via Lerrone. Si superano alcune frazioni (Case Castellino, Case Santa Lucia, Case Motta) finché seguitando a salire lungo la carrozzabile asfaltata s’incontra l’azienda agrituristica Argentea 100m (1 ora a piedi dalla stazione FS).
trekking monti Argentea e Rama