camminare OUTDOOR APPENNINO LIGURE TREKKING  PUNTA MARTIN

Liguria,  PROVINCIA DI GENOVA BAIARDA SENTIERI ESCURSIONISMO PRAGLIA

 
 

A sud dello spartiacque principale dell’Appennino,  in ambiente severo e suggestivo, s’innalzano Punta Martin e la Baiarda, due cime che seppure distano pochi chilometri dal mare non sono da sottovalutare -soprattutto nel periodo invernale in presenza di neve e ghiaccio- a causa di brevi passaggi su roccia.


Descrizione

Due cime dalle quote non eccelse, tuttavia prestigiose per l’ampio panorama su Genova, il litorale, le Alpi Marittime e Cozie. Inoltre le pareti della Baiarda hanno rappresentato per anni un’ottima palestra di arrampicata per i rocciatori genovesi, almeno finché il calcare non andava di moda. Ad ogni modo il Gruppo di Punta Martin (la pronuncia resta controversa anche negli ambienti Cai)  rappresenta il luogo ideale per chi ama le vie di media difficoltà, in ambiente isolato e in disparte dalla ressa che contraddistingue le bianche falesie del Finalese.


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A lato del Santuario  di Nostra Signora dell’Acquasanta (165 m, parcheggio), paese alle spalle di Voltri, una storica mulattiera guadagna quota tagliando a più riprese la strada veicolare che sale verso la stazione ferroviaria dell’Acquasanta. Si segue il segnavia FIE (linea e punto rosso), proveniente dal sottostante Santuario. 

Sbucati sul piazzale della stazione FS si prende a destra, si supera il ponte sul Rio Condotti e si continua a tornanti lungo la strada asfaltata che sale verso Colla di Prà (senza però raggiungerla). Al primo bivio si prende a sinistra, si oltrepassa località Biscuggi e subito dopo Case Pezzolo di Mezzo. Si procede sempre a sinistra anche per due successivi bivi, finché lo sterrato termina a Piano Pezzolo. Aggirata una casa isolata, il sentiero praticamente in piano s’inoltra nel vallone del Rio Baiardetta seguendo la sponda orografica sinistra.

Si oltrepassa località “Gazeu” (290 m), trascurando il sentiero che devia verso le rocce della Baiarda. La severa parete della Baiarda a  destra e più distensivi laghetti, cascatelle e turbolenti rivoli d’acqua a sinistra, accompagnano l’escursionista fino ad un guado oltre il quale si sale lungo il fianco sud-ovest di Punta Martin (presso il guado, poco più sopra c’è una bella cascata: prestare attenzione nel camminare sui massi per arrivare al salto d’acqua).

Inerpicandosi sul versante nord si guadagna il crestone sommitale che si segue fino alla cima; lungo questi rilievi aspri e brulli, prevalgono serpentinofite obbligate e preferenziali che hanno il pregio di tollerare gli elementi fortemente tossici delle serpentiniti, rocce metamorfiche scure dall’alto contenuto in magnesio.

Salendo si osserva il dirupato crinale che scende verso Acquasanta e tutto lo spaventoso versante che scende verso il Rio Baiardetta.

Dopo aver valicato Cima Legea e Rocca Calù, si risale l’ultimo canalino: qui si superano alcuni passaggi di roccia semplici finché dalla croce posta su Punta Martin (mille e un metro!) il panorama ripaga abbondantemente l’escursionista della fatica affrontata. Lasciando alle spalle la vetta si prende la direzione nord-est toccando il rilievo del Piazza (1000 m) e il Monte Pennello (998 m), importante nodo orografico lungo l’Alta Via dei Monti Liguri.

Prima di raggiungere il Bivacco A. Bellani si prende la pista a destra che dirige verso il mare. Qui, inizia la discesa verso l’Acquasanta (segnavia rombo vuoto rosso) toccando le pendici del Monte Fontanabuona (930 m) e il Monte Cucco (872 m). S’incontra anche una casella in pietra. Arrivati al Colle Baiarda (700 m), qui convergono vari sentieri: a destra quello che scende verso la testata della valle del Baiardetta, il segnavia quadrato rosso che sale da Genova Pegli e il segnavia quadrato rosso vuoto che scende nella valle del Rio Condotti. Nei pressi s’individua la palina segnaletica che indica il Sentiero Frassati (bandierina rossa-bianco-rossa con sigla F1) che si segue lungo il Canalone dei Briganti, facendo attenzione ad alcuni punti esposti, alcuni attrezzati con corrimano. Si perde quota tra le severe pareti della Baiarda fino a raggiungere nuovamente il Rio Baiardetta disseminato di enormi massi (tra questi il Masso del Ferrante); lo si segue per un breve tratto fino a ricongiungere il sentiero parallelo al corso d’acqua che riporta all’Acquasanta ripercorrendo in parte il percorso dell’andata.



Testo e Foto © Enrico Bottino

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PROVINCIA: GENOVA

AMBITO TERRITORIALE: VOLTRI PRAGLIA

LOCALITA’ DI PARTENZA: Acquasanta

LOCALITA’ DI ARRIVO: Acquasanta

DIFFICOLTÀ:  E

DISLIVELLO: + - 900 metri

TEMPO DI PERCORRENZA:  5 ore

PERIODO CONSIGLIATO:  primavera, estate, autunno

CARTOGRAFIA: EDM 1:25.000 GE9 Pegli, Prà, Piani di Praglia…        IGC nr 16 - Scala 1 : 50.000

Escursione Punta Martin

TREKKING IN LIGURIA

COME ARRIVARE 

Autostrada A10 Genova-Ventimiglia, uscita Genova Voltri, segue la statale per il Passo del Turchino fino al bivio per Acquasanta (a destra); dal paese una strada carrabile sale ad un piazzale antistante la stazione ferroviaria. In treno: linea ferroviaria Genova-Ovada, stazione Acquasanta.

IN VETRINA: VALPOLCEVERA

Le notizie documentate di questa valle risalgono al 117 a.C., quando il Senato Romano definì i confini della zona grazie alla “Tavola Bronzea”, ritrovata nel greto del torrente Pernecco a Pedemonte di Serra Riccò. La valle conserva ancora oggi forti legami con il suo antico passato, come i mulini, testimoni delle attività legate alla molitura di cereali e castagne, le cui ruote sono ancora visibili presso il ponte della Ferrovia di Mignanego o in “salita ai Mulini”, a Sant’Olcese, comune famoso anche per la prelibatezza del salame omonimo. Qui si trova un interessante sentiero botanico (in frazione Ciaé), che custodisce specie arboree ed arbustive opportunamente descritte da pannelli didattici. Una visita meritano anche gli 8 ettari del parco romantico all’inglese di Villa Serra di Comago, palazzina in stile neogotico di fine Ottocento, immersa in un parco impreziosito da suggestivi ruscelli, laghetti, giochi d’acqua e piante d’alto fusto.