camminare OUTDOOR PARCO DEL BEIGUA TREKKING  TORBIERA LAIONE

liguria,  PROVINCIA DI GENOVA SENTIERO natura altopiano ESCURSIONISMO.

 

PROVINCIA: SAVONA

AMBITO TERRITORIALE: PARCO DEL BEIGUA

LOCALITA’ DI PARTENZA: Rifugio Pratorotondo (1110 m)

LOCALITA’ DI ARRIVO: Rifugio Pratorotondo (1110 m)

SEGNAVIA: FIE tre pallini gialli disposti a triangolo, croce gialla, AVML

La zona palustre del Laione, di origine glaciale, presenta notevole interesse naturalistico ed è tutelata per la presenza di specie botaniche importanti, come la Drosera rotundifolia (piantina che si ciba degli insetti rimasti invischiati sulla superficie delle sue foglie) ma anche per una fauna di assoluto interesse, rappresentata dalla rana temporaria e dal tritone crestato tra gli anfibi, e dalle libellule e il ditisco marginato tra gli insetti.


Descrizione

Il "Sentiero Natura" dal Rifugio Pratorotondo percorrere un tratto di strada diretto al monte Beigua, ma appena dopo mezzo chilometro si stacca sulla destra un sentiero (segnavia tre pallini gialli), e tra faggi, noccioli e specie botaniche protette (come la Concordia e la Elleborina), cala di quota fino a un pianoro dove si eleva un faggio secolare e una tipica casa rurale.


Per ricevere gratuitamente la descrizione completa del percorso scrivi a [email protected] specificando il nome dell’itinerario. è possibile richiederne 3 al mese.


Proseguendo si sbuca sulla strada asfaltata Piampaludo – Beigua, si prende a sinistra per giungere alla torbiera del Laione (991 m), che in primavera e autunno assume il carattere di vero e proprio lago. Qui la vegetazione idro-igrofila ne fa una delle zone umide più importanti dell’intero Appennino settentrionale, dove vivono il tritone alpestre, il tritone crestato, la salamandra pezzata, la rana temporaria, e rettili come la natrice dal collare. Qui, sfagni e carici “nutrono” la torbiera. Proseguendo sulla strada asfaltata si stacca sulla destra una pista forestale che scende e si trasforma presto in sentiero  per poi guadagnare nuovamente quota nella faggeta. A Casa del Che (981 m) anziché salire sulla strada campestre, si attraversa il prato per immettersi nel bosco seguendo il segnavia tre bolli gialli. Ad un bivio una breve deviazione a sinistra accompagna l’escursionista alla zona palustre della Biscia (978 m). Dal bivio proseguendo si esce dalla faggeta risalendo per prati fino a Pian del Fretto (1091m), dove a nord della prateria di crinale sono evidenti blocchi rocciosi conosciuti come “campo di pietre” (blockfield). Il sentiero (segnavia croce gialla) guadagna gradatamente quota e converge sull’Alta Via dei Monti Liguri, per poi proseguire verso ponente fino al riparo Casa Miniera (1029 m). In falsopiano si torna al rifugio Pra Riondo.


Testo e Foto © Enrico Bottino



trekking Pra Riondo - Torbiera del Laione

Copyright 2010 © Creatività Enrico Bottino - Tutti i diritti riservati - All rights reserved


FOTO
ITINERARIO
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https://youtu.be/u1hMaPdvYMo

VIDEOhttps://youtu.be/u1hMaPdvYMohttps://youtu.be/BQU6uG-jPV8shapeimage_5_link_0

DIFFICOLTÀ:  T

DISLIVELLO: + - 200 metri

TEMPO DI PERCORRENZA:  4 ore

PERIODO CONSIGLIATO:  tutto l’anno

CARTOGRAFIA:  EDM 1:25.000 GE8 Masone, Campo Ligure

ADATTO A FAMIGLIE E BAMBINI

Sentiero Natura Torbiera del Laione

ESCURSIONI IN LIGURIA

COME ARRIVARE 

Autostrada A10 Genova – Savona, uscita Varazze, segue SP 1 via Aurelia, fino a Varazze centro, alla rotonda si seguono le indicazioni per Sassello. Alla frazione Pero s’imbocca a destra per Alpicella e il monte Beigua; superato l’albergo del Beigua e la zona sommitale si scende dolcemente per 2 chilometri nel verde altipiano tra faggi, sorbi e pini neri di rimboscamento, fino al rifugio Pra Riondo. Oppure dalla A26 Voltri – Santhià, uscita Masone, si prende la SS. 456 per Campo Ligure, a Rossiglione si prende a sinistra per il Tiglieto, Urbe, Pianpaludo e monte Beigua.

IN VETRINA: LA TORBIERA

La zona umida più importante del Parco del Beigua

ospita la salamandra pezzata, il tritone alpestre, il tritone crestato, la rana temporaria e la natrice dal collare.

Qui, sfagni e carici hanno dato vita alla torbiera che nel periodo estivo è ridotta ad un semplice ruscello al centro del pianoro acquitrinoso, nella stagione primaverile assume la forma di un vero laghetto grazie alle precipitazioni invernali. La fruizione nella Riserva Integrale può avvenire solo per scopi didattici e scientifici, non bisogna oltrepassare la recinzione di protezione in legno.