In età romana il Ponente ligure era attraversato da importanti strade consolari come la Via Aurelia e la Via Julia Augusta; quest’ultima in prossimità di Finale Ligure, per evitare le asperità di Capo Noli, si allontanava dal mare dirigendosi verso il valico di Magnone. Grazie allo splendido isolamento di cui gode la Val Ponci è possibile oggi ammirare un documento di storia rilevante: cinque ponti romani che stanno a testimoniare la grande importanza raggiunta dalle vie di comunicazione nei secoli secondo e terzo d.C. Segnavia: cerchio rosso, rombo rosso, 3 cerchi disposti a triangolo, cerchio rosso.
Descrizione
Inizialmente l’itinerario ad anello proposto - segnavia cerchio rosso - segue la strada che da Calvisio scavalca il Rio Fiumara e sale a Verzi; poco prima del paese una rotabile sterrata si stacca a sinistra dirigendosi verso la Val Ponci.
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Raggiunte le pendici di Rocca di Corno, magnifica palestra di arrampicata per i free-climbing, sale a sinistra un ripido sentiero - segnavia rombo rosso - che con facili e divertenti passaggi su roccia, agevolati da corde fisse, raggiunge la parte sommitale dell’Altipiano delle Conche. Compiuta una fugace deviazione verso il punto culminante di Rocca di Corno si raggiunge, camminando in piano - segnavia rombo rosso - il Ciappo del Sale, una grande roccia piatta che presenta una moltitudine di incisioni rupestri: segni cruciformi, figure antropomorfe, coppelle e scritte. Il toponimo “Ciappu da Sa” ricorda il passaggio dei carri con la mercanzia, dei quali si scorgono le tracce lungo il lato più lungo della superficie calcarea. Proseguendo verso nord, sulla sinistra, sale una strada sterrata che conduce all’ impressionante falesia bianca di Rocca degli Uccelli, nella quale nidificano i rapaci. Dopo la breve trasgressione, la marenca - segnavia rombo rosso - perviene ad un tabernacolo e ad una antica cava; da qui un sentiero - tre cerchi rossi a triangolo - predisposto di corrimano per i non vedenti, scende nella Val Ponci. Raggiunta Ca du Puccin e il ponte romano dell’Acqua il sentiero costeggia l’effimero rio Ponci che scorre lungo la stretta ed incassata valle omonima. Prima di raggiungere il successivo ponte delle Voze una breve deviazione a sinistra conduce a tre antiche cave, presubilmente romane, disposte in successione altimetrica. Dal ponte delle Voze una pista - due quadrati rossi - conduce all’Arma delle Manie nella quale sono stati trovati importanti reperti archeologici di 50.000-60.000 anni fa. Proseguendo per la via Julia Augusta - segnavia cerchio rosso - si giunge all’ultimo ponte romano, quello meglio conservato e tutt’ora carrabile, che è il ponte delle Fate. Il nome ha origine dall’Arma omonima li vicino, nella quale sono state rinvenute ossa umane attribuibili all’uomo di Neandertal. Convergendo sul sentiero dell’andata si torna a Calvisio.
Testo e Foto © Enrico Bottino
trekking Val Ponci e Rocca di Corno
Copyright 2010 © Creatività Enrico Bottino - Tutti i diritti riservati - All rights reserved
TREKKING IN LIGURIA
PROVINCIA: SAVONA
AMBITO TERRITORIALE: FINALESE
LOCALITA’ DI PARTENZA: Verzi
LOCALITA’ DI ARRIVO: Verzi
SEGNAVIA: FIE cerchio rosso, rombo rosso, 3 cerchi disposti a triangolo, cerchio rosso
MAPPA
DIFFICOLTÀ: T
DISLIVELLO: + - 380 metri
TEMPO DI PERCORRENZA: 3.30 ore
PERIODI CONSIGLIATO: primavera/autunno/inverno
CARTOGRAFIA IGC nr 15 – scala 1 : 50.000 EDM 1:25.000 SV5 Val Bormida, Altare…
Escursione Val Ponci e Rocca di Corno
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COME ARRIVARE
A12, uscita Finale Ligure, segue SS1 Aurelia, fino a Finalpia. Da levante A12, uscita Spotorno, segue Aurelia, si oltrepassa Noli e Varigotti, a Finalpia segue l’indicazione per Calvisio, oltrepassato il torrente si seguono le indicaioni per Verzi. Prima del borgo si stacca a sinistra una strada che porta al parcheggio, poco prima del Ponte delle Fate. In treno, stazione ferroviaria a Finale Ligure, segue corriera per Calvisio.
IN VETRINA: LA VIA JULIA AUGUSTA
Il ponte delle Fate, il ponte Sordo, il ponte delle Voze, il ponte dell’Acqua e il ponte di Magnone, testimoniano l’importanza raggiunta nei secoli secondo e terzo d.C. dalle vie di comunicazione imperiali. Questi capolavori dell’ingegneria stradale romana sono interessati dall’escursione che ripercorre una piccola parte del tracciato della Via Julia Augusta, voluta dall’imperatore Augusto tra il 13 e 12 a.C. per creare una via di comunicazione che salisse al valico di Magnone evitando l’impervio Capo Noli. Lo splendido isolamento della val Ponci, le incisioni rupestri e la magnifica parete d’arrampicata di Rocca di Corno, rappresentano i valori aggiunti di questo suggestivo itinerario ad anello.
IN VETRINA: L’ALTOPIANO DELLE MANIE
Questa zona presenta caratteristiche davvero uniche con una grande abbondanza di caverne e doline, e una flora e una fauna con specie rare ed autoctone, quali il dente di leone di Finale, il fiordaliso tirreno e la campanula di Savona, oppure, fra gli animali, i colubri e le lucertole giganti. Le Mànie, raggiungibili sia da Finalpia che da Noli, sono un’eccezionale meta per escursioni a piedi o in mountain bike.