camminare OUTDOOR PARCO DELL’ANTOLA TREKKING  FIORITURE BRUGNETO

liguria,  PROVINCIA DI GENOVA APPENNINO LIGURE ALTA VIA ESCURSIONISMO SENTIERO

 
 

Quota non eccelsa tuttavia prestigiosa per l’ampio panorama offerto, il Monte Antola è meta in tutte le stagioni di escursionisti che percorrono i tanti sentieri che portano alla sua cima, accompagnati in primavera-estate dal gaio scampanellio di bovini al pascolo e dalle stupefacenti fioriture di specie rare e protette. Uno di questi percorsi è l’Alta Via dell’Antola, al confine di due regioni, Liguria e Piemonte, che segue il displuvio Appenninico, ideale balcone panoramico sulle valli Borbera, Vobbia e Trebbia.


Descrizione

Quota non eccelsa tuttavia prestigiosa per l’ampio panorama offerto, il Monte Antola è meta in tutte le stagioni di escursionisti che percorrono i tanti sentieri che portano alla sua cima, accompagnati in primavera-estate dal gaio scampanellio di bovini al pascolo e dalle stupefacenti fioriture di specie rare e protette.


Per ricevere gratuitamente la descrizione completa del percorso scrivi a [email protected] specificando il nome dell’itinerario. E’ possibile richiederne 3 al mese.


Uno di questi percorsi è l’Alta Via dell’Antola, al confine di due regioni, Liguria e Piemonte, che segue il displuvio Appenninico, ideale balcone panoramico sulle valli Borbera, Vobbia e Trebbia.


Vallenzona, alla testata della Val Vobbia, rappresenta il borgo d’accesso – lungo la carrozzabile – al Passo di S. Clemente e alla Cappella di S. Fermo (1177 m), in stupenda posizione panoramica.

Lo sguardo rimira su territori diversi in base alla loro natura geomorfologica: dagli ambienti severi e dirupati della Val Vobbia, contrassegnati dal conglomerato di Savignone, all’aspetto più morbido e invitante delle valli a levante, nel settore proprio dei calcari marnosi dell’Antola.


Dalla chiesetta (1177 m), si segue in leggera salita una strada forestale che si abbandona ben presto per procedere su sentiero (tre pallini gialli disposti a triangolo). Una volta oltrepassato Monte Sopra la Costa si perviene al Passo Sesenelle (1254 m, 1 h), dove converge anche il tracciato (quadrato giallo) che dai Piani di Valenzona sale verso le pendici nord-est di Monte Buio (1400 m, 1,40 h).

Si guadagna la cima, distinta da una croce metallica, seguendo l’andamento orografico dello spartiacque ricoperto da una vasta faggeta sul versante padano. Abbandonato il crinale, si perde quota sul lato a solatio rallegrato da copiose fioriture di maggiociondolo, fino a immettersi sul sentiero proveniente da Crocefieschi e sul quale s’innesta anche la via che sale dalla Val Brevenna (loc. Tonno).

Dirigendosi a levante, inizialmente a mezza costa (due linee parallele gialle), il sentiero alternando tratti nel bosco e allo scoperto, risale il fianco est del “monte dei genovesi”:

Il Monte Antola (1597 m, 3 h), culmina nella grande croce bianca, inaugurata e benedetta dal vescovo di Tortona nel 1907; ma prima di guadagnare la vetta, usciti sull’ampio panettone erboso si lambisce la Cappella di San Pietro (3 h), dove all’alba del 26 giugno si radunano tanti valligiani, provenienti dalle valli sottostanti, in trepida attesa del sorgere del sole. In quest’occasione, tutti gli anni l’Ente parco è promotore di un’escursione notturna, con partenza da Casa del Romano.

Una volta ultimato sarà possibile pernottare nel nuovo rifugio, posto ad una quota leggermente inferiore rispetto allo storico Musante. In buone condizioni di visibilità il panorama che si può godere dalla cima dell’Antola è eccezionale, a 360 gradi, spaziando dal Mar Ligure a tutto l’arco Alpino.

Il risveglio primaverile rende giustizia con una vegetazione verde e lussureggiante, ma è soprattutto la variopinta presenza di fiori rari e protetti – astro alpino, arnica, narciso selvatico – insieme alle stupende farfalle che colorano i prati, a creare una sorta di splendido giardino botanico.

Godendo di suggestivi scorci panoramici sul lato ligure e piemontese, il sentiero perde quota, oltrepassando una conca erbosa per poi introdursi nel bosco, a levante. A quota 1480 si abbandona la mulattiera (triangolo giallo pieno) che scende a Caprile e si procede a sinistra (due pallini gialli); tagliato un pendio erboso si risale verso la dorsale, immettendosi nella faggeta.


Dal Passo delle Tre Croci (1495 m), dove si stacca a destra il sentiero per i Piani di Caprile (due rombi gialli), si copre un modesto dislivello in salita e contornata a sud la cima erbosa del Monte delle Tre Croci (1565 m), si segue il sentiero di crinale che supera tratti soleggiati ad altri freschi e ombrosi, impreziositi in piena estate dai petali del giglio rosso di San Giovanni e da suffrutici come mirtilli e lamponi.

A vedute sulla tormentata Val Borbera, a nord, si alternano sul lato marittimo ampi panorami sulla valle del Brugneto, con la vista dell'omonimo lago e degli alpeggi dove pascolano in primavera-estate mandrie di Bruna Alpina, Limousine e Cabannina. L’attività agro-silvo-pastorale ha portato l’utilizzazione delle pendici dell’Antola fino a quote maggiori, ai margini dei boschi di latifoglie a riposo invernale che peraltro registrano un gradito ritorno: quello del lupo.


A quota 1510 metri, superata una sella con tavolo e panca, si procede su costone erboso finché si scende dolcemente fra i prati dell'ampia dorsale, dove il canto dell’allodola annuncia nella tradizione agricola la fine dell’inverno e l’inizio della stagione più ridente.

Belle vedute sui monti Carmo, Lésima e Alfeo, accompagnano l’escursionista lungo il crinale fino ad incrociare a quota 1406 metri slm la provinciale che in breve, a destra, porta a Casa del Romano (1390 m), locanda storica che offre ristoro e pernotto.

Un’appendice all’itinerario proposto può essere l’ascesa al panoramico Monte Carmo (1640 m), grazie alla mulattiera (due pallini gialli) che si stacca dalle Capanne di Carrega (1367 m), a meno di mezzo chilometro dal bivio della carrozzabile (1406 m, 1,15 h), confluenza di tre Provincie: Genova, Alessandria e Piacenza.


Testo e Foto © Enrico Bottino


 

trekking Alta Via dell’Antola

Copyright 2010 © Creatività Enrico Bottino - Tutti i diritti riservati - All rights reserved

PROVINCIA: GENOVA

AMBITO TERRITORIALE: ALTE VALLI SCRIVIA E TREBBIA

LOCALITA’ DI PARTENZA: Isola del Cantone

LOCALITA’ DI ARRIVO: x

CARTOGRAFIA: IGC nr 23 - scala 1:50.000

EDM 1:25.000 GE2 Monte di Portofi no…


MAPPAEscursione_Antola_da_Casa_del_Romano_GPS.htmlEscursione_Antola_da_Casa_del_Romano_GPS.htmlshapeimage_2_link_0

DIFFICOLTÀ:  EE

DISLIVELLO: + 550 metri

TEMPO DI PERCORRENZA:  6 ore

PERIODO CONSIGLIATO:  primavera, autunno, inverno



Escursione Alta Via dell’Antola

TREKKING IN LIGURIA

COME ARRIVARE 

Linea ferroviaria Genova-Arquata Scrivia, stazione di Busalla, segue corriera per Valenzona; oppure corriere da Genova per Busalla e Isola del Cantone. Autostrada A7, uscita Isola del Cantone, oppure uscita Arquata /Vignole, segue provinciale della Val Borbera.

IN VETRINA: PROPATA

Ideale prolungamento della val Bisagno verso la pianura del Piacentino, l’alta val Trebbia è rimasta isolata dai grandi flussi turistici per l’inadeguatezza della viabilità, ostacolata dai crinali ripidi e boscosi, tipici della montagna ligure, e dal sinuoso corso del Trebbia che, dopo Montebruno, offre ai canoisti spericolate discese tra pittoreschi meandri. L’Antola, la “montagna dei genovesi”, impreziosita da spettacolari fioriture di arnica e maggiociondolo, è il punto culminante dello spartiacque occidentale che dal monte Prela (1406 m) al monte Carmo (1640 m) offre splendidi spunti panoramici sul lago del Brugneto, Gorreto e altre località di fondovalle. Seppure il crinale ad ovest sia quello più frequentato dall’escursionismo “di famiglia”, quello orientale, meno pronunciato - la cima maggiore è il monte Oramala (1522 m) - è interessato da 2 tappe dell’Alta Via dei Monti Liguri, comprese tra il passo della Scoffera, la sella della Giassina e Barbagelata. I turisti, oltre al contesto ambientale, saranno attratti inevitabilmente dalle timide tracce della civiltà contadina: cascine, seccherecci, carbonaie e mulini sopravvivono ancora oggi in località con un forte spirito di aggregazione come Propata, Fascia e Rondanina. Quest’ultimo è il più piccolo paese della Liguria capoluogo di comune e vi sorge un’antica chiesa romanica devota a San Nicola. Rovegno, designata dai monaci di San Colombano per diffondere il seme religioso del Cristianesimo, nel basso Medioevo divenne sede della Pieve della val Trebbia; da non perdere quindi la chiesa parrocchiale dove si ammira una pregevole Via Crucis del pittore Gallizzi. Altri paesi come Fontanigorda (e Torriglia, seppure trasformati in centri per la villeggiatura, lo hanno fatto con garbo e nel rispetto del loro passato. Casa del Romano è invece un importante crocevia posto sulla linea di valico, ideale punto di partenza per itinerari diretti al monte Antola e al monte Carmo.