camminare OUTDOOR VAL BORMIDA TREKKING MONTE CARMO NEVE SENTIERO
liguria, PROVINCIA DI SAVONA ALTA VIA DEI MONTI LIGURI INVERNO ESCURSIONISMO
camminare OUTDOOR VAL BORMIDA TREKKING MONTE CARMO NEVE SENTIERO
liguria, PROVINCIA DI SAVONA ALTA VIA DEI MONTI LIGURI INVERNO ESCURSIONISMO
Posto sulla linea di displuvio tra il Giogo di Toirano e il Giogo di Giustenice, il Monte Carmo di Loano chiude a sud la Val Bormida, riservando all’escursionista uno dei panorami più ampi e suggestivi della Liguria.
Perno dell’itinerario è Bardineto, ridente luogo di villeggiatura estiva che sorge nel cuore di un altipiano boscoso dell’alta Valle Bormida
Descrizione
In località San Nicolò (741 m), presso una sorgente di acqua diuretica e curativa, si stacca un sentiero che sale ad ovest, verso uno dei luoghi di culto più antichi dell’alta Val Bormida. Il primo tratto, più erto, s’infila nel bosco dove predominano abeti e pini da rimboschimento, lasciando sulla sinistra i ruderi di un castellaro dopo aver rasentato la cappella romanica di San Nicolò (pregiati affreschi del ‘400).
Per ricevere gratuitamente la descrizione completa del percorso scrivi a [email protected] specificando il nome dell’itinerario. E’ possibile richiederne 3 al mese.
L’itinerario si fa agevole, seguendo il crinale boscoso, all’ombra di faggi misti a castagni, dove allignano nel periodo autunnale profumatissimi porcini e ovuli. Trascurando le piste che intersecano il sentiero principale, si arriva ad un primo crocevia dove, sulla sinistra, converge la strada forestale proveniente da Bardineto (due pallini/linea gialla).
Con lievi saliscendi si prosegue piacevolmente lungo il filo di cresta, in un ambiente solitario dove è possibile avvistare rapaci come la poiana e il falco pecchiaiolo.
A ponente, il panorama è dominato dall’imponente Rocca Barbena, formata da dolomie che conferiscono versanti ripidi e rocciosi, soprattutto sul versante nord dove sgorga il Bormida di Millesimo che, dopo aver raccolto le acque di altri affluenti, si riversa nel Tanaro.
Ad un secondo crocevia di cinque strade, in località Valloni (50’), s’incontra l’Alta Via dei Monti Liguri: si prende la pista che scende a sinistra, verso il Giogo di Toirano, trascurando la strada per Rio Gambaro (due pallini/linea gialla) e quella che sale al Monte Sebanco (982 m). Abbandonato il segnavia quadrato giallo vuoto, si segue quindi la bandierina AV e la bandierina n. 1 verde-bianco-verde, lungo una pista forestale, che perde gradatamente quota fino all’antico valico tra la costa e la Bormida di Millesimo.
Al Giogo di Toirano (807 m, 1,25 h) l’Alta Via rimonta il crinale guadagnando gradatamente quota nell’armonico e piacevole alternarsi di prati e boschi; una salita che mostra l’affascinante golfo ligure e la verde Val Bormida, zona con il più alto coefficiente di boscosità della provincia di Savona. Il percorso mostra il contrasto paesaggistico e ambientale tra il versante tirrenico, prativo e soleggiato, e il versante padano dove il ricco patrimonio forestale cattura l’attenzione dell’escursionista.
Guadagnando quota iniziano a comparire le silhouette delle Alpi Liguri, ad ovest, tra le quali spicca l'aguzzo Pizzo d'Ormea e, più a nord, il Monviso e il Rocciamelone. I pini silvestri che caratterizzano la salita iniziale, lasciano il posto a faggi, querce e distese prative.
La traccia, più ripida e con brevi disgressioni sul versante meridionale, supera il Bric Pagliarina (1215 m), dove, peraltro, è ben visibile la sottostante conca pianeggiante di Bardineto, circondata da quelle montagne che danno inizio all’arco della catena alpina.
Ormai in vista del Carmo, contraddistinto dalla croce che indica inequivocabilmente il punto trigonometrico più alto, si continua a percorrere il crinale, con brevi distacchi sul lato nord, nella penombra della faggeta.
Giunti ad una sella, superato un costone roccioso, si esce sul prato e si affrontano gli ultimi 80 metri di dislivello, fino alla cima dove convergono altri sentieri provenienti anche dal versante tirrenico.
Il Monte Carmo di Loano (1389 m, 3,25 h) presenta a sud versanti ripidi e brulli, mentre dalla parte opposta scende verso la conca di Bardineto con dolci pendii coperti di faggi; questo contrasto è accentuato dalle caratteristiche del substrato roccioso, poiché le pendici meridionali, costellate da rocce calcaree e quarzitiche, degradano ripide e scabre verso il mare mentre sul lato settentrionale splendide faggete poggiano sui minerali teneri ed erodibili degli scisti cristallini. Presso la cima del Carmo sono presenti due rifugi, il "Monte Carme" ed il "Pian delle Bosse". Sotto l’aspetto naturalistico si segnala la presenza del mirtillo rosso e della primula impolverata.
Dalla cima il colpo d'occhio è formidabile poiché si domina il Finalese e i centri costieri di Pietra Ligure, Loano e Borghetto Santo Spirito. Nella stagione invernale un’immagine suggestiva da rammentare a lungo è sicuramente il contrasto tra la neve e il sottostante mare. Scesi nuovamente alla selletta il sentiero penetra nella faggeta, sul versante settentrionale del Carmo.
Lungo una serie di tornanti si affronta la scoscesa spalla boscosa finché, ad un crocevia, si scende a sinistra (triangolo giallo vuoto), incrociando infine il sentiero proveniente da Pian della Bosse
Dal Giogo di Giustenice (1143 m, 4 h), si coprono 450 metri di dislivello in discesa lungo una strada comunale, in direzione nord-est, immersa in un sottobosco umido dove vivono anfibi tipici come la salamandra pezzata, il tritone alpestre e la rana temporaria.
La sterrata, inizialmente in forte pendenza, dopo appena un chilometro lascia sulla destra il ramo per Case Catalano; continuando a scendere tra faggi, betulle e vecchi castagneti da frutto, l'itinerario interseca recenti piste forestali che, in qualche punto, creano un po' di confusione. Oltrepassata località Tetti Madonna (976 m), la strada si inserisce nella Valle del Rio Giaire dove la pendenza si fa più moderata finché, in località Case Principe, compare l’asfalto.
Ad un bivio si trascura la via a sinistra e proseguendo, dopo appena un chilometro, si lascia sulla destra un ponticello. Mezzo chilometro ancora e si sbuca sulla strada principale, presso una fontana, in località Geirolo.
A questo punto la si percorre verso nord per un centinaio di metri finché, prima di entrare nel centro di Bardineto, si prende il bivio a sinistra, attraversando località Marcagiolo Montela. Sempre lungo la strada asfaltata, si attraversa il Rio San Giovanni, si prende a sinistra e, rasentato il campo santo, dopo appena 200 metri, sulla strada diretta a Castelvecchio di Rocca Barbena, s’incontra sulla sinistra il punto di partenza dell’itinerario.
Testo e Foto © Enrico Bottino
trekking Monte Carmo di Loano da Bardineto
Copyright 2010 © Creatività Enrico Bottino - Tutti i diritti riservati - All rights reserved
IN VETRINA: ALTA VAL BORMIDA
Il paese di Altare, situato nei pressi del Colle di Cadibona, custodisce nel proprio centro storico i laboratori dei maestri artigiani del vetro soffiato, tradizione radicata nella “Murano ligure”, di cui narra la storia il Museo del Vetro presso Villa Rosa. Altre due splendide ville liberty, Villa Fiumi e Villa Barrili, sono site a Calcare, nel cui centro storico, sotto ai portici della via Castellani, si trovano pregevoli affreschi del ‘400. Vicino al Castello di Quassola sorge Cosseria: qui il 13 e 14 aprile del 1796 le truppe austro-piemontesi comandate dal marchese Filippo Del Carreto si arresero alle truppe francesi di Napoleone, dopo una battaglia combattuta con tenacia e nella quale dettero dimostrazione di tutto il loro valore, tanto da ottenere dai vincitori l’onore delle armi. Tante manifestazioni in Val Bormida si rifanno a quel periodo storico. Anche Millesimo è celebre per le battaglie combattute durante la Prima Campagna d’Italia, ma la sua storia risale già all’epoca romana quando la Via Aemilia Scauri passava per quella che secoli dopo sarebbe divenuto il capoluogo dei domini dei Marchesi Del Carretto. Villa Scarzella, sede del Museo di Cartografia, conserva le uniche antiche stampe napoleoniche della Liguria. A Cengio, letti di sabbia posati su marne modellate a calanchi, raccontano delle origini del territorio ligure, testimoniando la passata presenza del mare oligocenico.
IN VETRINA: BARDINETO
Il paese sorge nel mezzo di un altipiano boscoso nell’alta Valle Bormida. Paradiso degli amanti della raccolta di mirtilli, more, fragoline, lamponi e funghi (soprattutto profumatissimi porcini e ovuli), Bardineto è nota come località di villeggiatura estiva (al pari della vicina Calizzano), ma durante la terza settimana di settembre che il territorio vede affluire turisti provenienti da tutta Italia: si tratta dei buongustai richiamati dalla manifestazione nazionale del “Fungo d’Oro”. Essendo stato feudo dei marchesi Del Carretto, il paese vanta un castello medievale che, seppure diroccato, detiene un primato: essere l’unico mastio nella provincia di Savona ad avere pianta poligonale, con ben sedici lati. Nel 1795 fu teatro della battaglia tra austriaci e francesi del generale Massena.
PROVINCIA: SAVONA
AMBITO TERRITORIALE: ALTA VALLE BORMIDA
LOCALITA’ DI PARTENZA: Bardineto, Chiesetta di San Nicolò (741 m)
LOCALITA’ DI ARRIVO: Bardineto
SEGNAVIA: FIE quadrato giallo vuoto, bandierina nr 1 verde-bianco-verde, Alta Via dei Monti Liguri, rombo giallo
DIFFICOLTÀ: E
DISLIVELLO: + - 700 metri
TEMPO DI PERCORRENZA: 6 ore
PERIODO CONSIGLIATO: tutto l’anno
CARTOGRAFIA: IGC nr 15 – scala 1 : 50.000
Escursione Monte Carmo di Loano da Bardineto
TREKKING IN LIGURIA
COME ARRIVARE
A10 Genova-Ventimiglia, uscita Finale Ligure, segue SS 490, Colle del Melogno, Calizzano, infine Bardineto; A10, uscita Borghetto Santo Spirito, segue strada per Toirano e Bardineto; Autostrada Torino-Savona, uscita Ceva, segue strada per Imperia, Bagnasco, Calizzano, infine Bardineto. Dal cimitero comunale si prende la provinciale per Castelvecchio per circa 200 mtetri; si prende a sinistra seguendo le indicazioni che portano alla Fonte di San Nicolò ed alla chiesa soprastante