VIE ETRUSCA DEL FERRO
L’ESCURSIONE: ETRUSCAN TRAIL LUNGO LA VIA ETRUSCA
DEL FERRO – EMILIA ROMAGNA / TOSCANA
Prima tappa: CALENZANO – SAN PIERO A SIEVE
Tappa con contenuti saliscendi lungo antiche viabilità che, dopo aver sfiorato il Passo di Combiate ed il chiesino di Cupo conducevano a San Piero a Sieve in Mugello.
L’itinerario principale muove dal castello di Calenzano, dove ha sede il Museo Comunale del Figurino Storico, che merita di essere visitato per le sue peculiarità, Superato il Museo, attraverso l’attigua porta Nord dell’antico borgo medioevale. Appena fuori la porta, sulla destra della tipica stradina cintata da muri, si apre un camminamento pedonale che scende fra gli olivi al centro del capoluogo comunale, antico crocevia di strade che conducevano in direzione di Pistoia e Bologna. Proprio al crocevia si prende a seguire brevemente la strada Barberinese per girare subito a sinistra, sfiorare una casa di riposo per anziani ed attraversare facendo molta attenzione la nuova via Barberinese che conduce verso sinistra a Prato.
Attraversata la strada, si prende lo stretto asfalto che conduce, fra i campi, ad una passerella pedonale sul torrente Marina. La si attraversa per prendere subito a destra un breve tratto di pista ciclabile fino ad una curva che piega nettamente a sinistra a 90 gradi. Si lascia Via dei Prati per prendere la sterrata, chiusa al traffico veicolare da un sbarra gialla, che costeggia, risalendone il corso, il torrente Marina. Giunti all'unico bivio si prende a sinistra una poderale in terra battuta che prima si dirige verso un casolare per poi seguire, costeggiandolo, il bosco verso destra.
Giunti ad un vecchio mulino abbandonato si riprende a costeggiare il sentiero che in breve guadagna un asfalto, Via del Pratello, che giunge in prossimità di un ponte di nuova fattura sul torrente Marina. Si giunge in località La Chiusa, da dove passava l'acquedotto romano che da Legri portava le acque fino a Florentia.
Attraversata la strada si riprende la Via Barberinese per circa 700 metri fino ad una strada che si affaccia sulla destra, delimitata da due colonne, e che sale fino alla bella villa-fattoria rinascimentale di Collina. Giunti alla villa si sottopassa l'aereo ponte che collega la villa ad una colonica adiacente per continuare lungo lo sterrato. Ad un primo bivio caratterizzato da una edicola, si prende a sinistra fra gli olivi ed ad un secondo bivio si va invece a destra. Alcuni saliscendi, anche ripidi ci conducono a sfiorare un paio di coloniche e poi ad imboccare un antico selciato che si snoda sul crinale fra la Val di Marina e quella di Legri.
Giunti in località La Collina di Legri, quattro case, alcune antiche, si continua a dritto al primo bivio dopo lo slargo, a destra in salita fra le ginestre.
In poco meno di un ora la mulattiera conduce ad un crocicchio di sentieri; prendiamo a sinistra l’ampia strada bianca in discesa. La traccia porta in località lago di Cupo. Costeggiato il laghetto si scende per poi risalire fino ad un bivio a “T” con una sterrata carreggiabile. Li, seguendo a destra i segnavia biancorossi del sentiero 19 e del percorso Bologna-Prato (segnavia biancorossi in plastica riciclata) e indicazioni Trebbio, si costeggiano alcuni casolari, tenendoci dritti a sinistra sulla traccia più evidente.
Raggiunta la località “Il Lavacchio” si prosegue dritti e dopo un casolare alla nostra sinistra, incontriamo un bivio: salire a destra dritti e si incontra poco dopo il rudere del Chiesino di Cupo, ormai in completo disfacimento.
Al bivio successivo si va a destra e poco dopo, al bivio successivo si va a sinistra (indicazione).
La sterrata diventa mulattiera e si addentra nel bosco a prevalenza di quercia. Alcuni saliscendi, talvolta anche ripidi, scoscesi e fangosi, conducono ad un grande incrocio di sterrate che conservano anche tratti basolati. Si prende a sinistra e raggiungiamo un punto di osservazione dove si può intravedere in distanza l’invaso del Bilancino. Si ignorano tutte le tracce meno evidenti fino a raggiungere in salita un vecchio rudure, per scendere ad una radura che attraversiamo per proseguire in bosco, sempre evidente. La traccia in parte basolata prosegue e raggiunge una nuova carrareccia, quasi a “T” che seguiamo a destra in discesa.
Nuova radura che attraversiamo verso sinistra, indicazioni Cafaggiolo. Si scende lievemente su fondo basolato fino al bivio, dove a sinistra c’è un vecchio fontanile. Si procede a destra lungo la nuova ed evidente carrareccia (segnavia Bologna-Prato) per arrivare ad alcuni casolari e poi allo svettante Castello del Trebbio. All’incrocio seguiamo la traccia dritta e costeggiata da cipressi e raggiungiamo il muro esterno del castello che costeggiamo.
Ambiente rurale collinare toscano di fascino indiscusso, ottimi panorami in ogni direzione.
Si imbocca la sterrata bianca (Sentiero 19 / Bo-Fi) che scende fra filari di cipressi fino ad un casolare e poi alla strada di grande comunicazione che collega Barberino a Firenze.
ATTRAVERSAMENTO: Attenzione al traffico
La si attraversa facendo grande attenzione e, fatti trenta metri verso destra, si trova una strada che si addentra a sinistra in leggera salita nella campagna, scorrendo di fronte ad una casa. Sempre come Sentiero 19 / Bologna-Firenze, evidente e percorribile. Ci si tiene a sinistra al bivio, indicazione “la fortezza”. Si scorre più in alto di un campeggio, visibile fra le piante e si segue la mulattiera, sempre evidente e facilmente percorribile e, dopo alcuni saliscendi si perviene ad un bivio che ci mostra la Fortezza Medicea, in alto di fronte, privata ed in ristrutturazione da molti anni. Si prende a destra e aggirata la collina, si scende infine (strada asfaltata Via della Fortezza e poi Via della Compagnia) nella parte vecchia dell'abitato di San Piero a Sieve. Lungo Via della Fortezza tenersi a destra al bivio e scendere direttamente in paese).
DIFFICOLTà E
TEMPO DI PERCORRENZA 6 ore circa
LUNGHEZZA DEL PERCORSO 22 chilometri
PERIODO CONSIGLIATO Tutto l'anno escluso i periodi invenali di innevamento
COME ARRIVARE
In auto: Da Nord e da Sud prendere l'autostrada del Sole A1, uscire a Calenzano/Sesto Fiorentino/Prato, seguire le indicazioni per entrare in Calenzano
In treno: Stazione di Calenzano (Fi)
AMBITO TERRITORIALE: TREKKING EMILIA/TOSCANA - VIA etrusca del ferro
LOCALITA’ DI PARTENZA
La Querce (Prato)
LOCALITA’ DI ARRIVO
Marzabotto (Bologna)
LOCALITA’ TOCCATE
Calenzano-San Piero a Sieve – Passo Futa – Madonna dei Fornelli - Monzuno
ITINERARIO ANCHE PER BAMBINI
Si se accompagnati ed al di sopra dei 12 anni
IN LIBRERIA
Trekking lungo la via etrusca del ferro, Tamari Montagna Edizioni, In stampa
didascalie
Antefissa in cotto della domus della città etrusca di Gonfienti (Prato); Cartina della via etrusca del ferro; Primavera intorno a Calenzano; Salendo verso Cupo
CONTATTI: [email protected]
AUTORE: Gianfranco Bracci – Marco Parlanti
SITO INTERNET: www.gianfrancobracci.it
Movimento lento per tutti
FOTOGRAFO: Gianfranco Bracci
PER APPROFONDIRE: