Grazie allo splendido isolamento di cui vanno fiere la val Maremola e la valle di Giustenice, nei loro modesti borghi si conservano le antiche architetture liguri. In particolare, nei suggestivi angoli medievali di Tovo San Giacomo si possono carpire le tracce del fiero passato di queste terre, un tempo possesso dei vescovi di Albenga e, a partire dal 1100, dei marchesi Del Carretto di Savona e di Finale. Da non perdere il bellissimo campanile gotico - a due piani di bifore - della parrocchiale di San Giovanni Battista a Bardino Vecchio, la settecentesca parrocchiale di Tovo San Giacomo e la chiesa di San Sebastiano a Bardino Nuovo. Quest’ultimo paese annovera anche un museo dell’Orologio, forse unico in Italia, con una interessante raccolta di orologi da torre, messa insieme in anni di ricerca e appassionato lavoro della famiglia Bergallo. Prima di scendere a Pietra Ligure meritano grande considerazione le fresche e boscose valli del Maremola e di Giustenice; la prima è circondata dal verde dei boschi che salgono verso il crinale del Melogno, mentre nella seconda è ancora evidente la coltivazione dell’ulivo e della vite (nella sala comunale di Giustenice si conservano alcune misure in pietra per il vino e l’olio, del 1606). La Strada del Vino e dell'Olio, ricongiuntasi con l'Aurelia sul mare, transita da Pietra Ligure e dal suo castello, eretto probabilmente in epoca bizantina. Collegato al castello è il settecentesco palazzo Leale Franchelli, o Gramatica, che ha ospitato illustri personaggi, quali Andrea Doria, il generale Walles dell’esercito napoleonico e il musicista Ruggero Leoncavallo. All’interno dell’unica grande navata della parrocchiale di San Nicolò sono conservate opere di Anton Maria Maragliano, Luca Cambiaso e Domenico Piola.
Loano, l’aristocratica ed autonoma cittadina dei Doria, conserva le tracce delle antiche origini marinare, con i brevi vicoli aperti al mare, ideali punti di fuga tra l’arenile sabbioso e le vie Garibaldi e Cavour, separate dalla Porta dell’Orologio, che una volta allertava la popolazione in caso di sbarco dei saraceni. Succeduti al vescovo di Albenga, i Doria hanno lasciato tracce indelebili della loro autorità, come il palazzetto del Comandante e la chiesa di M. Carmelo da dove si gode un incomparabile spettacolo sulla costa e sul mare.
Le testimonianze più antiche risiedono nelle pietre del ponte Pontasso e nel “mosaico pavimentale” romano, attualmente conservato nel palazzo del Comune. A pochi chilometri dalla costa, in val Varatella, sorge Toirano, nucleo storico medievale famoso soprattutto per le grotte di Santa Lucia Inferiore e della Bàsura dove alle suggestive stalattiti e stalagmiti fanno eco importanti testimonianze scientifiche e paleontologiche che le rendono veramente uniche. Sempre a Toirano, presso il “paraxo” e l’antico palazzo Comunale, si può visitare il Museo Etnografico della Val Varatella. Orti e vigne, attraversato il ponte medievale delle Giare, accompagnano il turista ai monumentali resti dell’antica Certosa, fondata nel 1945 dai monaci certosini di San Pietro in Varatella. Già detto di Toirano si prova subito meraviglia per il castello dei marchesi Del Carretto a Balestrino, che si erge a protezione del nucleo antico del paese, con sullo sfondo il mare.
Testo e Foto © Enrico Bottino