Perpendicolarmente alla costa, presso il confine con la Francia, si estende per 25 chilometri la val Nervia; il torrente omonimo, che nasce dalle propaggini meridionali dei monte Toraggio e del monte Pietravecchia - compresi nel comune di Pigna sbocca al mare nel tratto di costa tra Piani di Vallecrosia e Ventimiglia. Alle teorie di serre e all’odore della salsedine subentra ben presto quello agreste dell’entroterra dove i centri storici, arroccati sui crinali o disposti a grappolo su coste di monte, si integrano perfettamente con l’ambiente circostante. Un ambiente caratterizzato dall’ulivo che si spinge nella parte più interna della val Nervia, dove insieme ai faggi e ai larici si smarriscono i colori intensi della Riviera. Oltre all’oliva dai colori cangianti non va trascurato il vitreo e cupo acino capace di originare il prezioso Rossese Doc, che nei comprensori di Dolceacqua Apricale Baiardo, Camporosso, Perinaldo, Pigna, Castelvittorio, Isolabona e Rocchetta Nervina ha i suoi massimi produttori. Questi paesi vantano anche chiese parrocchiali che conservano al loro interno cicli di affreschi e sculture di artisti itineranti locali e stranieri. Per finire, in molte località si conservano intatte le tradizioni di una volta, come il “Canto della barca” a Baiardo o a festa di San Sebastiano a Dolceacqua e Camporosso.
Testo e Foto © Enrico Bottino