Ortogonale alla pianura padana, la valle Stura, frapposta tra il litorale di Voltri e le terre del Monferrato, è attraversata dal torrente omonimo che nasce dal monte Orditano (950 m), nel gruppo dell’altipiano di Praglia. Nel primo tratto, fino a Masone, lo Stura ha andamento parallelo alla costa; dopo di ché scorre da sud a nord verso la confluenza dell’Orba, presso Ovada. Caratterizzata da terrazzamenti al limite della tenacia umana, la zona è famosa per i merletti in filigrana prodotti a Campoligure, che insieme a Masone e Rossiglione formano i tre comuni della valle Stura. Alla confluenza dei torrenti Ponzema, Langassino e Stura, si trova il borgo medievale dominato dal castello, recentemente restaurato, che ospita mostre interessanti, tra le quali quella permanente della favola “meccanizzata” di Pinocchio. Nel centro storico si elevano eleganti edifici e carruggi, lungo i quali si aprono le botteghe degli artigiani orafi che producono i preziosi oggetti, realizzati con sottilissimi fili d’oro e d’argento (da vedere il museo della Filigrana, realizzato con l’eccezionale collezione di Pietro Bosio). Dalla raffinata filigrana all’aspro ferro il passo è breve; basta percorrere pochi chilometri per giungere a Masone, importante centro di lavorazione del ferro. L’amministrazione comunale ha allestito nel convento degli Agostiniani, ricostruendo l’ambiente di lavoro di allora, il museo del Ferro di A.Tubino. Anche a Rossiglione (v) l’operosità umana era basata sulle officine per la lavorazione del ferro e sui filatoi. Masone, Campo Ligure, Rossiglione e Tiglieto sono collegati in un originale itinerario, le “valli del latte”, il primo di questo genere in Italia. Tappa dopo tappa si scopre come nascono il latte e i latticini locali, tra pascoli e corsi d’acqua, a contatto con gli altri allevatori e le aziende produttrici locali.
Testo e Foto © Enrico Bottino